Significato e metodo di calcolo dell’indice di tempestività dei pagamenti

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Massimiliano Martin

Dirigente Scolastico

Con la circolare n.3 prot.2565 del 14 gennaio 2015 il MEF ha fornito alle amministrazioni centrali dello Stato indicazioni sulle modalità di pubblicazione, a partire dal 2015, dei dati relativi alle entrate e alla spesa del bilancio dello Stato e di quelli relativi all’indicatore di tempestività dei pagamenti secondo quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 settembre 2014(“Definizione degli schemi e delle modalità per la pubblicazione su internet dei dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci preventivi e consuntivi dell’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni”).

Indicatore di tempestività dei pagamenti

Il DPCM 22 settembre 2014 (ARTT. 9/10) specifica come calcolare l’indicatore di tempestività dei pagamenti definito in termini di ritardo medio di pagamento ponderato in base all’importo delle fatture, per cui il calcolo dello stesso va eseguito inserendo:
Al NUMERATORE: la somma dell’importo di ciascuna fattura pagata nel periodo di riferimento moltiplicato per i giorni effettivi intercorrenti tra la data di scadenza della fattura stessa e la data di pagamento ai fornitori (mettere un valore negativo nel caso in cui il pagamento avvenga in anticipo sulla data di scadenza della fattura);
al DENOMINATORE: la somma degli importi di tutte le fatture pagate nel periodo di riferimento.

Il risultato di tale operazione indicherà il ritardo medio dei pagamenti rispetto alla scadenza delle relative fatture (espresso in giorni). L’indice sarà un numero negativo in caso di pagamenti avvenuti mediamente in anticipo rispetto alla data di scadenza delle fatture e positivo in caso contrario. Ovviamente, essendo una media ponderata, nella determinazione dell’indicatore di tempestività dei pagamenti avranno maggior peso le fatture di importo più elevato. Per semplificare e velocizzare la determinazione dell’indice è quindi possibile ignorare le fatture con importi più bassi  senza creare uno scostamento rilevante dal valore effettivo. In allegato un semplice foglio di calcolo che abbiamo realizzato per la determinazione dell’indice a partire dagli importi delle fatture e dallo scostamento in giorni fra il pagamento effettuato e la scadenza della fattura. 

L’indicatore deve essere calcolato su base trimestrale e su base annuale, a decorrere dall’anno 2015, e dovrà essere pubblicato sul sito internet istituzionale nella sezione “Amministrazione trasparente/Pagamenti dell’amministrazione/Indicatore di tempestività dei pagamenti”.
L’indicatore trimestrale dovrà essere pubblicato entro il trentesimo giorno dalla conclusione di ogni trimestre e quello annuale entro il 31 gennaio dell’anno successivo.